PROVERBI 25

5. S econda raccolta di proverbi di S alomone

1Ecco altri proverbi di Salomone, raccolti dalla gente di Ezechia, re di Giuda.[#I Re 4:32.]

2È gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell'investigarle.[#Rom. 11:33.]

3L'altezza del cielo, la profondità della terra e il cuore dei re non si possono investigare.

4Togli dall'argento le scorie, e ne uscirà un vaso per l'artefice;

5togli l'empio dalla presenza del re, e il suo trono sarà reso stabile dalla giustizia.

6Non fare il vanaglorioso in presenza del re, e non ti porre nel luogo dei grandi;

7poiché è meglio ti sia detto: ‘Sali qui’, anziché essere abbassato davanti al principe che gli occhi tuoi hanno veduto.[#Luca 14:8, ecc.]

8Non t'affrettare a intentar processi, che alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo t'avrà svergognato.[#Prov. 17:14.]

9Difendi la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare il segreto d'un altro,[#Mat. 5:25; 18:15.]

10onde chi t'ode non t'abbia a vituperare, e la tua infamia non si cancelli più.

11Le parole dette a tempo son come pomi d'oro in vasi d'argento cesellato.

12Per un orecchio docile, chi riprende con saviezza è un anello d'oro, un ornamento d'oro fino.

13Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano, è come il fresco della neve al tempo della mèsse; esso ristora l'anima del suo padrone.

14Nuvole e vento, ma punta pioggia; ecco l'uomo che si vanta falsamente della sua liberalità.

15Con la pazienza si piega un principe, e la lingua dolce spezza dell'ossa.

16Se trovi del miele, mangiane quanto ti basta; che, satollandotene, tu non abbia poi a vomitarlo.

17Metti di rado il piede in casa del prossimo, ond'egli, stufandosi di te, non abbia ad odiarti.

18L'uomo che attesta il falso contro il suo prossimo, è un martello, una spada, una freccia acuta.

19La fiducia in un perfido, nel dì della distretta, è un dente rotto, un piede slogato.

20Cantar delle canzoni a un cuor dolente è come togliersi l'abito in giorno di freddo, e mettere aceto sul nitro.[#Rom. 12:15.]

21Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare; se ha sete, dagli dell'acqua da bere;[#Mat. 5:44, ecc.; Rom. 12:20.]

22ché, così, raunerai dei carboni accesi sul suo capo, e l'Eterno ti ricompenserà.

23Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto fa oscurare il viso.

24Meglio abitare sul canto d'un tetto, che in una gran casa con una moglie rissosa.

25Una buona notizia da paese lontano è come acqua fresca a persona stanca ed assetata.

26Il giusto che vacilla davanti all'empio, è come una fontana torbida e una sorgente inquinata.

27Mangiar troppo miele non è bene, ma scrutare cose difficili è un onore.

28L'uomo che non si sa padroneggiare, è una città smantellata, priva di mura.

Published by: British & Foreign Bible Society