The chat will start when you send the first message.
1Il Signore disse a Mosè
2di comunicare agli Israeliti queste prescrizioni:
«Se qualcuno, uomo o donna, si impegnerà con una promessa al Signore di vivere come nazireo e si consacrerà così al Signore,
3non dovrà bere né vino né alcolici, né birra né bevande prodotte con il succo dell'uva, anzi non potrà mangiare né uva fresca né uva passa.[#Lc 1,15+; cfr. Ger 35,5-8.]
4Per tutta la durata della promessa non dovrà mangiare niente di quel che proviene dalla vite, nemmeno acini acerbi o bucce d'uva.
5Durante tutto questo tempo non dovrà farsi tagliare i capelli. Egli è consacrato al servizio del Signore: dovrà quindi lasciar crescere liberamente i capelli fino al termine del periodo fissato.[#Gdc 13,5; 16,17; 1 Sam 1,11; At 21,23-24.]
6Finché dura la sua promessa di consacrazione al Signore, non dovrà avvicinarsi al cadavere di una persona,
7e non gli sarà consentito di rendersi ritualmente impuro , nemmeno per avvicinarsi al cadavere di suo padre o di sua madre, di un fratello o di una sorella. Egli appartiene al Signore e la sua capigliatura ne è il segno.
8Egli si è consacrato al Signore per tutto il tempo fissato con la sua promessa.
9Se qualcuno muore all’improvviso accanto a lui, la sua capigliatura, segno della sua consacrazione, resta profanata da questo contatto impuro. Dopo sette giorni egli dovrà compiere un rito di purificazione e radersi completamente il capo.
10Il giorno seguente si recherà all’ingresso della tenda dell'incontro e porterà al sacerdote due tortore o due colombi.
11Il sacerdote offrirà uno degli uccelli in sacrificio per il perdono e l’altro come sacrificio completo. Poi compirà in suo favore la cerimonia di purificazione per la colpa, nella quale è incorso per il contatto con il cadavere. Quel giorno egli sarà di nuovo in grado di consacrarsi:
12così ricomincerà da capo il periodo della sua consacrazione come nazireo e offrirà un agnello di un anno come sacrificio di riparazione. Il periodo precedente non conterà, perché è stato interrotto e profanato.
13«Queste sono le prescrizioni rituali riguardo a chi si è consacrato al Signore come nazireo: quando giungerà il termine del periodo stabilito, sarà accompagnato all’ingresso della tenda dell'incontro.
14Porterà in dono al Signore tre animali senza difetti: un agnello di un anno per il sacrificio completo, un’agnellina di un anno destinata al sacrificio per ottenere il perdono e un montone destinato al sacrificio per il banchetto sacro.
15Porterà anche una cesta di focacce all’olio senza lievito , di schiacciate senza lievito spalmate d'olio, e le offerte di farina e di vino prescritte per i sacrifici.[#6,15 una cesta… lievito: una cesta di pani di fior di farina senza lievito, focacce impastate con olio, schiacciate senza lievito spalmate con olio.]
16Il sacerdote presenterà queste offerte al Signore e offrirà il sacrificio per il perdono e il sacrificio completo;
17poi offrirà il montone del sacrificio per il banchetto sacro con la cesta delle focacce senza lievito e infine presenterà al Signore le offerte di farina e di vino.
18A quel punto il nazireo si raderà i capelli all’ingresso della tenda dell'incontro e getterà i capelli sul fuoco, dove brucerà il montone del sacrificio per il banchetto sacro.[#At 18,18.]
19Il sacerdote prenderà allora la spalla del montone che avrà fatto cuocere, e, dalla cesta, una focaccia senza lievito e una schiacciata e le metterà in mano all’uomo che si è rasato il capo.
20Il sacerdote, in seguito, li presenterà al Signore con il gesto rituale. Queste offerte spettano al sacerdote in aggiunta al petto e alla spalla degli animali sacrificati, che gli sono riservate come parti sacre. Da allora quell’uomo potrà di nuovo bere vino.
21«Queste sono le prescrizioni riguardo a chi si consacra al Signore come nazireo, e queste sono le offerte che deve portargli. Se egli è in grado di aggiungere altri doni, sarà libero di farlo; ma in ogni caso è tenuto a offrire quello che ha promesso e rispettare le prescrizioni rituali dell'impegno che si è preso».
22Il Signore disse a Mosè
23di comunicare ad Aronne e ai suoi figli: «Queste sono le parole con le quali benedirete il popolo d'Israele:[#cfr. 1 Re 8,56-58; Sal 134,3; Sir 50,23-24.]
24Il Signore ti benedica e vegli su di te![#Sal 121,7.]
25Il Signore ti accordi il suo favore[#Sal 4,7; 31,17; 67,2; 119,135.]
26Il Signore posi su di te il suo sguardo[#Sal 122,6.]
27«I sacerdoti pronunzieranno il mio nome[#Ap 3,12; 14,1; 22,4.]
sul popolo d'Israele, e io li benedirò».