1e il tuo soffio incorruttibile le avvolge e le penetra,[#Sal 104,29-30; Gb 34,14-15.; #12,1 spirito.]
o Signore che ami la vita.
2A poco a poco tu correggi chi sbaglia,[#Sap 11,10+.]
tu lo avverti e gli fai comprendere le sue colpe
e lo porti a rinunziare alla cattiveria
e a fidarsi completamente di te, o Signore.
3Questo vale anche per gli antichi abitanti[#12,3 vedi le liste di 15,19-21; 13,5 e 7,1.]
della tua terra santa.
4Tu li hai castigati perché erano pieni di malvagità:[#Dt 18,9-12; Sal 106,36-39.]
si davano alla magia e ai riti infami,
5sacrificavano i loro figli senza pietà[#12,5 Nella Bibbia spesso i Cananei sono accusati di sacrificare i loro figli agli dèi; a tale accusa si aggiunge qui quella di cannibalismo. — il testo greco è per noi poco chiaro, con molte varianti, e la traduzione è incerta.]
e facevano banchetti di carne e sangue umani.
Ma tu hai colto sul fatto chi praticava questi riti,
6e per mezzo dei nostri antenati hai voluto distruggere
quei genitori che uccidevano i figli indifesi.
7Così questa terra, che ti è cara più di ogni altra,
poté ricevere un popolo nuovo e degno, quello dei tuoi figli.
8Eppure sei stato indulgente anche con i Cananei[#Es 23,28+.]
perché erano uomini.
Come avanguardia hai mandato contro di loro le vespe
perché li distruggessero solo a poco a poco.
9In battaglia potevi mettere questi uomini cattivi nelle mani dei tuoi fedeli,
potevi distruggerli all’istante
con bestie feroci e con un comando inesorabile.
10-11Invece hai esercitato la tua giustizia a poco a poco.[#Gn 9,25+.]
Lo sapevi già che sono una razza cattiva,
che la loro malvagità è innata
e che non avrebbero mai cambiato idea,
perché sono una stirpe maledetta fin dal principio.
Ma tu volevi dare anche a loro l’occasione di cambiare vita.
Non era per timore di qualcuno
che tu, Signore, aspettavi a punire le loro colpe.
12Nessuno potrà certo dirti: «Cos’hai fatto?».[#Is 45,9.]
Nessuno potrebbe opporsi alle tue decisioni
e accusarti perché hai distrutto popoli che avevi creato.
Di fronte a te non c’è nessuno
che possa farsi difensore di uomini colpevoli.
13Non c’è un altro Dio che si prenda cura di tutto[#Dt 32,39; Gb 34,13.]
e al quale tu dovresti dimostrare di essere un giudice onesto.
14Nemmeno un re o un altro sovrano potrebbe mettersi contro di te
e difendere quelli che tu condanni.
15Tu sei giusto, o Signore, e guidi l’universo con giustizia.
Condannare chi non lo merita
ti pare cosa indegna della tua potenza.
16La tua forza è la fonte della tua giustizia:
poiché sei signore di tutto, con tutti sei buono.
17Tu mostri la tua forza a chi non crede nella tua potenza
e reprimi l’insolenza di quelli che pur la conoscono.
18Ma tu, che disponi della forza, giudichi con mitezza
e ci governi con grande bontà,
eppure potresti agire con estrema potenza.
La tolleranza di Dio, un esempio per gli uomini
19Con il tuo modo di fare, o Signore, hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini.
Tu hai riempito di speranza i tuoi figli
perché, dopo i loro errori,
hai dato loro la possibilità di cambiare vita.
20Perfino con i Cananei ,
uomini degni di morte e nemici dei tuoi figli,
sei stato indulgente e tollerante
per dar loro occasione di ravvedersi.
21E con un’attenzione ancor più grande[#Gn 15; 17; 22,16-18; 26,3-4; 50,24 ecc.]
hai corretto i tuoi figli,
per aver fatto con i loro antenati
un giuramento e un’alleanza piena di promesse stupende.
22In mille modi colpisci i nostri nemici per istruirci.[#12,22 alcuni, con una leggera correzione del testo greco, traducono: Con moderazione.]
Perciò, quando giudichiamo,
dobbiamo ricordarci della tua bontà
e, quando siamo giudicati,
dobbiamo sempre ricordare il tuo amore.
23Quelli che avevano un’assurda concezione della vita
e vivevano facendo il male,
tu, Signore, li hai castigati
con le stesse cose orribili che avevano adorato.
24Infatti si erano veramente sbagliati
quando avevano scelto come dèi
gli animali più vili e ripugnanti
e si erano lasciati portare fuori strada
come bambini che non hanno giudizio.
25Perciò li hai castigati e derisi
come bambini che non ragionano ancora.
26Ma essi non si sono lasciati correggere
da un rimprovero in tono di scherzo.
Perciò dovranno ricevere da Dio un castigo ben meritato.
27Infatti si irritavano
per gli animali che li facevano soffrire
ed erano puniti con gli stessi animali che credevano dèi.
E alla fine dovettero riconoscere come vero Dio
quello che prima avevano rifiutato.
Per questo il castigo supremo si era abbattuto su di loro.