EVANGELO DI S. MARCO 3

L'uomo dalla mano secca

(Mat. 12.9-21 e rif.)

1POI egli entrò di nuovo nella sinagoga, e quivi era un uomo che avea la mano secca.

2Ed essi l'osservavano se lo sanerebbe in giorno di sabato, per accusarlo.[#Luc. 11.54.]

3Ed egli disse all'uomo che avea la mano secca: Levati là nel mezzo.

4Poi disse loro: È egli lecito di far bene o male; di salvare una persona, o di ucciderla, in giorno di sabato? Ma essi tacevano.

5Allora, avendoli guardati attorno con indegnazione, contristato per l'induramento del cuor loro, disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese. E la sua mano fu restituita sana come l'altra.[#Apoc. 6.16,17.]

6E i Farisei, essendo usciti, tenner subito consiglio con gli Erodiani contro a lui, come lo farebber morire.

7Ma Gesù, co' suoi discepoli, si ritrasse al mare, e gran moltitudine lo seguitò,

8da Galilea, e da Giudea, e da Gerusalemme, e da Idumea, e da oltre il Giordano; parimente, una gran moltitudine da' contorni di Tiro, e di Sidon, avendo udite le gran cose ch'egli faceva, venne a lui.

9Ed egli disse a' suoi discepoli, che vi fosse sempre una navicella appresso di lui, per la moltitudine; che talora non l'affollasse.

10Perciocchè egli ne avea guariti molti; talchè tutti coloro che aveano qualche flagello si avventavano a lui, per toccarlo.[#Mat. 14.36]

11E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui, e gridavano, dicendo: Tu sei il Figliuol di Dio.[#Mat. 14.33]

12Ma egli li sgridava forte acciocchè nol manifestassero.[#Mar. 1.25,34]

Elezione de' dodici

(Mat. 10.1-4 e rif.)

13POI egli montò in sul monte, e chiamò a sè coloro ch'egli volle; ed essi andarono a lui.

14Ed egli ne ordinò dodici, per esser con lui, e per mandarli a predicare;

15e per aver la podestà di sanare le infermità, e di cacciare i demoni.

16Il primo fu Simone, al quale ancora pose nome Pietro.

17Poi Giacomo figliuol di Zebedeo; e Giovanni, fratello di Giacomo, a' quali pose nome Boanerges, che vuol dire: Figliuoli di tuono;

18e Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Toma, e Giacomo figliuol di Alfeo; e Taddeo, e Simone Cananeo;

19e Giuda Iscariot, il quale anche lo tradì.

La bestemmia de' Farisei

(Mat. 12.22-32 e rif.)

20POI vennero in casa. Ed una moltidune si raunò di nuovo; talchè non potevano pur prender cibo.

21Or i suoi, udite queste cose , uscirono per pigliarlo, perciocchè dicevano: Egli è fuori di sè.

22Ma gli Scribi ch'eran discesi di Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub; e per lo principe de' demoni, caccia i demoni.[#Giov. 7.5,20; 8.52; 10.20.]

23Ma egli, chiamatili a sè, disse loro in similitudine: Come può Satana cacciar Satana?

24E se un regno è diviso in parti contrarie, egli non può durare.

25E, se una casa è divisa in parti contrarie, ella non può durare.

26Così, se Satana si leva contro a sè stesso, ed è diviso in parti contrarie, egli non può durare, anzi vien meno.

27Niuno può entrar nella casa d'un uomo possente, e rapirgli le sue masserizie, se prima non l'ha legato; allora veramente gli prederà la casa.

28Io vi dico in verità, che a' figliuoli degli uomini sarà rimesso qualunque peccato, e qualunque bestemmia avranno detta.

29Ma chiunque avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo, giammai in eterno non ne avrà remissione; anzi sarà sottoposto ad eterno giudicio.

30Or egli diceva questo , perciocchè dicevano: Egli ha lo spirito immondo.

La famiglia di Gesù

(Mat. 12.46-50 e rif.)

31I SUOI fratelli adunque, e sua madre, vennero; e, fermatisi di fuori, mandarono a chiamarlo.

32Or la moltitudine sedeva d'intorno a lui, e gli disse: Ecco, tua madre, e i tuoi fratelli son là di fuori, e ti cercano.

33Ma egli rispose loro, dicendo: Chi è mia madre, o chi sono i miei fratelli?

34E, guardati in giro coloro che gli sedevano d'intorno, disse: Ecco mia madre, e i miei fratelli. Perciocchè,

35chiunque avrà fatta la volontà di Dio, esso è mio fratello e mia sorella, e mia madre.