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1SIGNORE, io mi son confidato in te,[#Sal. 25.2 e rif.; 31.1 ecc.]
Fa' ch 'io non sia giammai confuso.
2Riscuotimi, e liberami, per la tua giustizia;
Inchina a me il tuo orecchio, e salvami.
3Siimi una rocca di dimora,
Nella quale io entri sempre;
Tu hai ordinata la mia salute;
Perciocchè tu sei la mia rupe e la mia fortezza.
4O Dio mio, liberami dalla man dell'empio,
Dalla mano del perverso e del violento.
5Perciocchè tu sei la mia speranza, o Signore Iddio;[#Ger. 17.7,17. 1 Tim. 1.1.]
La mia confidanza fin dalla mia fanciullezza.
6Tu sei stato il mio sostegno fin dal seno di mia madre ;[#Sal. 22.9,10. Is. 46.3.]
Tu sei quel che mi hai tratto fuori delle interiora di essa;
Per te ho avuto del continuo di che lodarti.
7Io sono stato a molti come un mostro;[#1 Cor. 4.9.]
Ma tu sei il mio forte ricetto.
8Sia la mia bocca ripiena della tua lode,
E della tua gloria tuttodì.
9Non rigettarmi al tempo della vecchiezza;
Ora, che le forze mi mancano, non abbandonarmi.
10Perciocchè i miei nemici tengono ragionamenti contro a me,
E quelli che spiano l'anima mia prendono insieme consiglio.
11Dicendo: Iddio l'ha abbandonato;
Perseguitatelo , e prendetelo; perciocchè non vi è alcuno che lo riscuota.
12O Dio, non allontanarti da me;[#Sal. 22.11,19; 38.21,22.]
Dio mio, affrettati in mio aiuto.
13Sieno confusi, e vengano meno gli avversari dell'anima mia;
Quelli che procacciano il mio male sieno coperti di onta e di vituperio.
14Ma io spererò del continuo,
E sopraggiungerò ancora altre lodi a tutte le tue.
15La mia bocca racconterà tuttodì la tua giustizia, e la tua salute;
Benchè io non ne sappia il gran numero.
16Io entrerò nelle prodezze del Signore Iddio;
Io ricorderò la giustizia di te solo.
17O Dio, tu mi hai ammaestrato dalla mia fanciullezza;
Ed io, infino ad ora, ho annunziate le tue maraviglie.
18Non abbandonarmi ancora, o Dio, fino alla vecchiezza, anzi fino alla canutezza;
Finchè io abbia annunziato il tuo braccio a questa generazione,
E la tua potenza a tutti quelli che verranno appresso .
19E la tua giustizia, o Dio, esalterò sommamente:
Perciocchè tu hai fatte cose grandi. O Dio, chi è pari a te?
20Perciocchè, avendomi fatto sentir molte tribolazioni e mali,
Tu mi hai di nuovo resa la vita,
E mi hai di nuovo tratto fuor degli abissi della terra.
21Tu hai accresciuta la mia grandezza,
E ti sei rivolto, e mi hai consolato.
22Io altresì, collo strumento del saltero, celebrerò te,
E la tua verità, o Dio mio;
Io ti salmeggerò colla cetera, o Santo d'Israele.
23Le mie labbra giubileranno, quando io ti salmeggerò;
E insieme l'anima mia, la quale tu hai riscattata.
24La mia lingua ancora ragionerà tuttodì della tua giustizia;
Perciocchè sono stati svergognati, perchè sono stati confusi quelli che procacciavano il mio male.