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1OH quanto sono amabili i tuoi tabernacoli,
O Signor degli eserciti!
2L'anima mia brama i cortili del Signore, e vien meno;
Il mio cuore e la mia carne sclamano all'Iddio vivente.
3Anche la passera si trova stanza,
E la rondinella nido, ove posino i lor figli
Presso a' tuoi altari, o Signor degli eserciti,
Re mio, e Dio mio.
4Beati coloro che abitano nella tua Casa,[#Sal. 65.4.]
E ti lodano del continuo. (Sela.)
5Beato l'uomo che ha forza in te;
E coloro che hanno le tue vie nel cuore;
6I quali , passando per la valle de' gelsi,
La riducono in fonti,
Ed anche in pozze che la pioggia empie.
7Camminano di valore in valore.[#Prov. 4.18. Is. 40.31. Giov. 1.16. 2 Cor. 3.18.]
Finchè compariscano davanti a Dio in Sion.
8O Signore Iddio degli eserciti, ascolta la mia orazione;
Porgi l'orecchio, o Dio di Giacobbe. (Sela.)
9O Dio, scudo nostro, vedi,[#Gen. 15.1]
E riguarda la faccia del tuo unto.
10Perciocchè un giorno ne' tuoi cortili val meglio che mille altrove ;
Io eleggerei anzi di essere alla soglia della Casa del mio Dio,
Che di abitare ne' tabernacoli di empietà.
11Perciocchè il Signore Iddio è sole e scudo;[#Is. 60.19. Mal. 4.2.; #Ver. 9]
Il Signore darà grazia e gloria;
Egli non divieterà il bene a quelli che camminano in integrità.
12O Signor degli eserciti,
Beato l'uomo che si confida in te.