ESTER GRECO 9

Gli Ebrei distruggono i loro nemici

1[1] Venne il tredici del dodicesimo mese, il mese di Adar. In quel giorno tutte le lettere mandate dal re erano giunte a destinazione.

2[2] In quello stesso giorno, furono distrutti i nemici degli Ebrei. Nessuno fece resistenza perché avevano tutti paura.

3[3] I prefetti delle province, i governatori e i rappresentanti del governo sostenevano gli Ebrei per paura di Mardocheo.

4[4] Infatti l’ordine del re a favore di Mardocheo era ormai conosciuto in tutto l’impero.

5[5][#9,5 Il v. 5 è aggiunto solo in alcuni manoscritti greci (ma è presente nel testo ebraico): Gli Ebrei colpirono tutti i loro nemici a fil di spada e li sterminarono completamente; fecero dei nemici quello che vollero.]

6-7-8-9-10[6-10] Nella città di Susa gli Ebrei uccisero cinquecento persone. Tra queste i dieci figli di Aman, figlio di Amadata, il Bugeo, che era stato il grande nemico degli Ebrei. Questi sono i loro nomi: Farsannestàin, Delfo, Fasga, Fardàta, Barea, Sarbacà, Marmasimà, Arufeo, Arseo e Zabuteo. Gli Ebrei si impadronirono anche dei loro beni.[#Est 9,6-11+.]

11[11] Il giorno stesso il re fu informato del numero delle persone uccise a Susa.

12[12] Disse allora a Ester:

— Solo a Susa gli Ebrei hanno ammazzato cinquecento persone. Immagini che cosa avranno fatto nelle province? Hai altre richieste? Ti sarà concesso quello che vuoi.

13[13] Ester rispose al re:[#Est 9,13+.]

— Se non hai niente in contrario, lascia che gli Ebrei di Susa facciano anche domani quello che hanno fatto oggi. Inoltre permetti che appendano in pubblico i cadaveri dei dieci figli di Aman.

14[14] Il re permise di fare così e diede l’autorizzazione agli Ebrei di Susa di esporre i corpi dei figli di Aman.

15[15] Il quattordici del mese di Adar gli Ebrei di Susa si radunarono e uccisero altri trecento uomini, ma non saccheggiarono i loro beni.

16[16] Anche gli altri Ebrei dell'impero si erano organizzati per difendersi e si erano liberati dei loro nemici. Il tredici del mese di Adar essi avevano ucciso quindicimila persone, però non avevano toccato i loro beni.

17[17] Il quattordici del mese di Adar essi non continuarono le uccisioni, ma celebrarono una giornata di riposo con feste e grande allegria.

18[18] Gli Ebrei della città di Susa non riposarono il quattordici, ma si organizzarono ancora per la lotta. Perciò festeggiarono con grande allegria il giorno quindici.

19[19] Questo è il motivo per cui gli Ebrei dei villaggi festeggiano il quattordici del mese di Adar con gioiose riunioni e scambi di regali. Gli Ebrei delle grandi città, invece, continuano allo stesso modo la festa anche il quindici.

Conclusione

La festa dei Purim

20[20] Mardocheo fece scrivere il resoconto di questi avvenimenti e lo mandò a tutti gli Ebrei del regno di Artaserse, vicini e lontani.

21[21] Ordinava di festeggiare sia il quattordici che il quindici del mese di Adar.

22[22] Quelli, infatti, erano i giorni in cui gli Ebrei avevano stroncato gli attacchi dei loro nemici. In quel mese, il mese di Adar, il loro dolore si era mutato in gioia. E così, quelli che dovevano essere giorni di lutto erano diventati giorni di letizia. Perciò tutto il mese doveva essere festeggiato con allegria come si festeggiano i giorni delle nozze, mandando regali agli amici e ai poveri.[#Est 9,22+. Os 2,16-25; Ap 19,7-9; cfr. Ger 7,34.]

23[23] Gli Ebrei approvarono queste disposizioni. Mardocheo, infatti, nella sua lettera spiegava quello che era accaduto, cioè che

24[24] Aman, figlio di Ammedàta il Macedone, aveva combattuto gli Ebrei, aveva fatto un piano e tirato a sorte il giorno dello sterminio.

25[25] Poi era andato dal re per fare impiccare Mardocheo, ma tutto il male che Aman voleva fare agli Ebrei era ricaduto invece su di lui. Infatti lui e i suoi figli erano finiti sulla forca.

26[26] Per questo motivo quei giorni sono chiamati Purim, perché ‘pur’ nella loro lingua vuol dire ‘sorte’. Questa festa fu istituita in ricordo di quello che avevano sofferto gli Ebrei e di quello che era accaduto in seguito, come Mardocheo aveva riassunto nella sua lettera.[#9,26 è il plurale di pur.]

27[27] Gli Ebrei accettarono la proposta di Mardocheo per sé, per i loro discendenti e per chiunque voglia diventare Ebreo. Essi non cambieranno mai questa tradizione : quei giorni sono un ricordo che viene celebrato in ogni generazione, in ogni città, in ogni regione, in ogni famiglia.

28[28] I giorni dei Purim si festeggeranno per sempre, il loro ricordo non dovrà mai cessare.[#Sal 145,4-7.]

29[29] Mardocheo e la regina Ester, figlia di Aminadàb, scrissero tutto quello che avevano fatto e fissarono le norme che sono contenute nella lettera sui Purim.

30[30][#9,30 il v. 30 è assente nel testo greco, ma è presente nel testo ebraico.]

31[31] Mardocheo e la regina Ester presero queste decisioni con piena responsabilità e per il loro bene.[#9,31 stabilirono per sé privatamente di digiunare; imposero allora la loro volontà contro la loro salute. Il testo è incerto; il digiuno sarebbe quello di cui si parla in 4,16.]

32[32] Ester istituì questa festa per sempre e fece scrivere la sua decisione perché fosse sempre ricordata.

“Parola del Signore - la Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”, terza edizione  © 1985, 2008, 2014 Editrice Elledici, and United Bible Societies.
Published by: United Bible Societies