1Ecco che cosa accadde ai tempi di Amrafèl re di Sinar, di Ariòc re di Ellasàr, di Chedorlaòmer re di Elam, e di Tidal re di Goìm.[#14,1 Noi non sappiamo identificare tutti i re e le località nominate in questo capitolo. Sembra che Sinar indichi la Mesopotamia; Ellasàr una città della Mesopotamia meridionale (forse Larsa); Elam un regno a est di Babilonia, e Tidal forse un re ittita.]
2Questi re fecero guerra a Bera re di Sòdoma, a Birsa re di Gomorra, a Sinab re di Adma, a Semeber re di Seboìm, a Soar re di Bela.[#18,16+.; #14,2 e Birsa: nomi propri con valore simbolico; potrebbero significare nel male e nella cattiveria. — e Seboìm, in 29,22, sono associate a Sòdoma e Gomorra, ma non sappiamo dove si trovavano.]
3Questi ultimi si radunarono nella valle di Siddìm, dove ora c’è il Mar Morto.
4Essi erano rimasti sottomessi a Chedorlaòmer per dodici anni, ma nel tredicesimo si ribellarono.
5L’anno dopo, il quattordicesimo, Chedorlaòmer e i re suoi alleati avanzarono e sconfissero i Refaìm ad Astarot-Karnàim, gli Zuzìm ad Am, gli Emìm a Save-Kiriatàim,
6e gli Urriti sulle montagne di Seir fino a El-Paran, che è vicino al deserto.
7Poi tornarono indietro, giunsero a En-Mispàt, vale a dire a Kades. Sconfissero gli Amaleciti su tutto il territorio e persino gli Amorrei che abitavano a Casesòn-Tamar.[#36,12.16; Is 17,8+.; #14,7 i nomi che seguono, fino al v. 8, sono quelli di antiche popolazioni che l’autore colloca vagamente in località situate tra Damasco e la zona meridionale del Negheb.]
8A questo punto si trovarono di fronte i re di Sòdoma, di Gomorra, di Adma, di Seboìm e di Bela, cioè Soar, i quali si schierarono in battaglia nella valle di Siddìm
9per combattere appunto Chedorlaòmer, re di Elam, Tidal, re di Goìm, Amrafèl, re di Sinar e Ariòc, re di Ellasàr. Erano cinque re contro quattro.
10La valle di Siddìm era piena di grandi pozze di bitume. I re di Sòdoma e di Gomorra in fuga vi caddero dentro. Gli scampati invece si rifugiarono verso il monte.
11I vincitori presero allora tutte le ricchezze e le vettovaglie di Sòdoma e di Gomorra e se ne andarono.
12Presero anche Lot, nipote di Abram, figlio di suo fratello, che abitava a Sòdoma, e le sue ricchezze, e se ne andarono.
13Uno degli scampati venne a riferire il fatto ad Abram, l’Ebreo, che abitava vicino alle querce che appartenevano a Mamre, l’Amorreo, fratello di Escol e di Aner, alleati di Abram.
14Appena saputo che suo nipote era caduto prigioniero, Abram organizzò i suoi uomini: con trecentodiciotto servi tra i più fidati inseguì quei re fino a Dan.[#14,14 nel testo ebraico c’è fratello. Ma da 11,27 e 12,5 sappiamo che Lot era figlio di un fratello di Abram. I semiti a volte chiamavano fratelli anche i nipoti e i cugini (vedi 31,28.43). — La città di a nord della Palestina, fu fondata qualche secolo dopo Abramo (vedi 18,27-31). L’autore la ricorda qui per indicare ai lettori del suo tempo una località a loro ben nota.]
15Abram divise i suoi uomini in gruppi, e nella notte sconfisse i nemici e li inseguì fino a Coba, a nord di Damasco.
16Ricuperò il bottino, liberò il nipote Lot con le sue ricchezze e tutta la popolazione, uomini e donne.
17Dopo aver sconfitto Chedorlaòmer e i re suoi alleati, Abram era sulla via del ritorno. Allora il re di Sòdoma gli andò incontro nella valle di Save, chiamata anche la valle del Re.
18In quell’occasione il re di Salem, Melchìsedek, portò pane e vino. Egli era sacerdote del Dio Altissimo.[#Sal 110,4; Eb 5,5-10; 6,20; 7,1-17.; #14,18 potrebbe significare: il mio re è giustizia. Come molti sovrani dell'Antico Oriente, era allo stesso tempo re e sacerdote. Regnava a Salem, città che alcuni identificano con Gerusalemme. La Bibbia lo ricorda solo qui, in 110,4 ed 5,6.10; 6,20; 7,1-10. — l’autore biblico identifica il Dio Altissimo, adorato a Salem, con il Dio d'Israele.]
19Benedisse Abram con queste parole:[#1,1+.]
«Dio, l’Altissimo, creatore del cielo
e della terra, benedica te, Abram!
20E sia benedetto il Dio Altissimo[#28,22; Lv 27,30-33; Nm 18,21-32; Dt 14,22-29; Ne 10,37-38; Lc 18,12.]
perché ti ha reso vittorioso sui tuoi nemici!».
E Abram diede a Melchìsedek la decima parte di ogni cosa.
21Poi il re di Sòdoma disse ad Abram:
— Restituiscimi i miei uomini e tieni per te il bottino di guerra.
22Abram però gli rispose:
— Giuro dinanzi al Signore Altissimo, creatore del cielo e della terra,
23che non prenderò neppure un filo di quel che è tuo, neanche un laccio di calzatura. Perché tu non possa dire: io ho arricchito Abram.
24Non voglio niente per me, salvo quanto hanno mangiato i miei servi, e la parte che spetta ai miei uomini, cioè Aner, Escol e Mamre. Quelli si prenderanno quanto loro dovuto.