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1«Sono stanco di vivere,[#7,11+.]
perciò parlerò liberamente,
sfogherò tutto il mio dolore».
2A Dio dirò: «Non condannarmi![#6,24+.]
Fammi sapere di che cosa mi accusi!
3Ti sembra giusto opprimermi,
maltrattare l’uomo che hai fatto
e favorire l’opera dei malvagi?
4Hai forse occhi come i nostri[#1 Sam 16,7.]
e vedi le cose come gli uomini?
5Sono forse i tuoi giorni e i tuoi anni
brevi come quelli dei comuni mortali?
6Perché allora cerchi i miei errori
ed esamini i miei peccati?
7Tu sai che sono innocente[#Dt 32,39; Sap 16,15.]
e nessuno può sottrarmi a te».
8«Tu mi hai fatto con le tue mani,[#33,6; Gn 2,7; Is 64,7. Gb 2,3.]
mi hai plasmato con cura e ora mi distruggi.
9Ricordati: mi hai modellato come argilla
e ora mi fai tornare nella polvere.
10Tu mi hai colato come il latte,
mi hai fatto cagliare come il formaggio,
11mi hai coperto di carne e di pelle,[#Ger 1,5; Sal 139,13.]
mi hai intrecciato d'ossa e di nervi.
12Tu mi hai concesso la vita,
hai vegliato con affetto su ogni mio respiro».
13«Ma tu, o Dio, tramavi qualcosa,
ora so che cosa avevi in mente:
14volevi vedere se peccavo
per punire le mie colpe.
15Se sbaglio, guai a me!
Se mi comporto bene, non posso vantarmi!
Non mi resta che vergogna e afflizione.
16Se insuperbisco, mi abbatti come un leone,
mi colpisci con tutta la tua forza:
17mi aggredisci continuamente,[#10,17 rinnovi contro di me i tuoi testimoni.]
ti avventi su di me con furore
e con ripetuti assalti».
18«Perché mi hai fatto venire alla luce?[#3,3+; 3,11-13.]
Avrei voluto morire prima di nascere!
Nessuno mi avrebbe visto.
19Non sarei mai esistito,
sarei passato dal grembo alla tomba.
20La mia esistenza è alla fine.[#7,7+.]
Lasciami in pace, dammi un po’ di respiro,
21prima di partire, e non tornare più,
prima di andare nel regno delle ombre e delle tenebre,
22dove disordine e oscurità regnano sovrani,
dove la luce è tenebra profonda».