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1«I giorni dell'uomo sulla terra[#14,14; Sir 40,1.]
sono un duro servizio,
sono giorni di lavoro pesante.
2Lo schiavo sospira l’ombra,[#Lv 19,13+; Mt 20,8.]
l’operaio aspetta la sua paga,
3i miei giorni invece trascorrono vuoti,[#Qo 2,23.]
passo le notti insonni per la sofferenza.
4Quando mi corico non vedo l’ora di alzarmi,[#Dt 28,67.]
le notti sono lunghe e io mi agito fino all’alba.
5Sono coperto di vermi e di croste,
la mia pelle è tutta una piaga purulenta.
6I miei giorni scorrono veloci come la spola[#9,25.; #7,6 strumento del tessitore. — finiscono in fretta per mancanza di filo.]
e svaniscono senza speranza».
7«Ricordati, Signore: la mia vita passa come il vento,[#7,16; 14,1-2; Sal 78,39.]
i miei occhi non vedranno più la felicità.
8Chi mi ha visto non mi vedrà più.
Mi cercherai, ma non ci sarò più.
9Come una nuvola di passaggio,[#Sap 2,1-4; Gc 4,14. Gb 10,21; 16,22; 2 Sam 12,23.]
chi muore non torna indietro,
10non fa più ritorno alla sua casa,[#8,18; Sal 103,16.]
ed è dimenticato da tutti.
11Io però non mi tapperò la bocca![#10,1; 21,25; 27,2.]
Ho lo spirito angosciato e parlerò,
la mia anima è afflitta e mi lamenterò».
12«Perché, Signore, mi hai messo un guardiano alle calcagna?[#38,8-11.; #7,12 Giobbe si riferisce qui ad alcuni miti (soprattutto babilonesi) che presentano la creazione come se fosse la vittoria di una divinità (il guardiano ) su forze avversarie (il mare e il mostro marino ).]
Sono forse il mare o un mostro marino?
13Se dico: “Adesso mi corico
per trovare conforto,
mi sdraio un po’ per riposarmi”,
14tu, o Dio, mi terrorizzi con gli incubi[#4,13+.]
e mi spaventi con le visioni.
15Preferirei morire strangolato[#2 Sam 17,23; Mt 27,5. Gb 3,21+.]
piuttosto che soffrire queste pene.
16Basta! Non vivrò a lungo.[#7,7+.]
Lasciami! I miei giorni svaniscono».
17«Signore, perché dai importanza all’uomo?[#Sal 8,5; 144,3.]
Perché gli presti attenzione?
18Perché lo controlli ogni giorno
e ogni momento lo metti alla prova?
19Fino a quando terrai gli occhi su di me?[#33,11; 34,23; Sal 139. 9,18; 14,6; Sal 39,14.]
Non mi lasci neppure ingoiare la saliva!
20Se ho peccato, dimmi che cosa ti ho fatto.[#35,3.6; Ger 7,18-19. 6,4+.]
Tu che controlli gli uomini,
perché mi prendi come bersaglio,
e ti sono tanto insopportabile?
21Perché non perdoni i miei errori
e non cancelli le mie colpe?
Presto tornerò alla polvere.
Mi cercherai, ma io non ci sarò più».