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1Il Signore disse a Samuele: — Fino a quando continuerai a piangere per Saul? Io l’ho respinto e non potrà più essere re d'Israele. Ora riempi d'olio il tuo recipiente di corno, e mettiti in cammino. Ti mando a Betlemme, alla casa di Iesse, perché mi sono scelto un re tra i suoi figli.[#2 Re 9,1.3. Is 11,1; Rt 4,17-22; At 13,22; Rm 15,12.; #16,1 questo recipiente conteneva l’olio per la consacrazione del re.]
2Samuele domandò:
— Come posso partire? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà.
Rispose il Signore:
— Prendi con te un vitello: dirai che sei andato per offrire un sacrificio al Signore
3e inviterai Iesse al sacrificio. Ti indicherò io quel che dovrai fare: consacrerai re l’uomo che ti indicherò.[#Dt 17,15.]
4Samuele fece quel che il Signore gli aveva ordinato. Quando arrivò a Betlemme, i capi della città gli andarono incontro e, ansiosi, gli chiesero:
— È di buon augurio la tua venuta?
5— Sì, è di buon augurio, — rispose: — sono venuto per offrire un sacrificio al Signore. Purificatevi per il sacrificio e poi venite con me.
Fece lui stesso il rito di purificazione per Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio.
6Quando essi arrivarono, Samuele vide Eliàb e disse tra sé: «Ecco davanti al Signore il re da lui scelto».[#16,6 vedi 2,10.]
7Ma il Signore gli disse: «Non lasciarti influenzare dal suo aspetto o dalla sua altezza, non è lui che ho in mente. Quel che vede l’uomo non conta: l’uomo guarda l’apparenza, ma il Signore guarda il cuore».[#9,2+. 1 Re 8,39; Ger 11,20; 12,3; Sal 7,10; 17,3; Prv 15,11; 17,3.]
8Iesse chiamò quindi suo figlio Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse:
— No, non è lui che il Signore ha scelto.
9Iesse presentò Sammà, e Samuele disse:
— No, non è lui che il Signore ha scelto.
10Così Iesse presentò a Samuele i suoi sette figli, ma Samuele gli disse:
— Il Signore non ha scelto nessuno di loro.
11Poi aggiunse:[#16,19; 17,15.40; Sir 47,3; cfr. Sal 23.]
— Sono tutti qui i tuoi figli?
— No, — rispose Iesse, — rimane ancora il più piccolo: è andato al pascolo.
— Mandalo a cercare, — ordinò Samuele. — Non ci metteremo a tavola prima del suo arrivo.
12Iesse mandò a prenderlo: era giovane e con un bel colorito, due begli occhi e di piacevole aspetto. Il Signore disse a Samuele: «È lui: consacralo re».[#16,12 aveva i capelli rossi.]
13E Samuele prese il recipiente di corno pieno d'olio e lo versò sulla testa di Davide per consacrarlo, di fronte ai suoi fratelli. Lo spirito del Signore scese su Davide e, da quel giorno, fu sempre con lui. Samuele infine tornò a Rama.[#10,1; 1 Re 1,39; 2 Re 9,6. 11,6+.]
14Lo spirito del Signore aveva abbandonato Saul. Ora egli era tormentato da uno spirito maligno mandato dal Signore.[#18,10; 19,9.]
15Allora i suoi servi gli dissero:
— Vedi, Dio ha inviato uno spirito maligno a tormentarti.
16Noi siamo a tua disposizione: basta che tu ci dia un ordine, e noi cercheremo un uomo che sappia suonare la cetra. Così, quando lo spirito cattivo ti investirà, egli suonerà la cetra e tu ne avrai sollievo.
17— D’accordo, — rispose Saul; — cercatemi un buon suonatore e portatemelo qui.[#2 Re 3,15; cfr. Sir 47,8.]
18Uno dei servi disse:[#Sal 89,20.]
— Ne conosco uno: è figlio di Iesse, di Betlemme, sa suonare ed è anche un bravo soldato, è saggio nel parlare e di bell’aspetto. E il Signore è con lui.
19Allora Saul mandò a Iesse questo messaggio: «Fa’ venire da me tuo figlio Davide, quello che pascola il gregge».
20Iesse prese un asino, lo caricò di pane, di un otre di vino e di un capretto e disse a suo figlio Davide di portare tutto a Saul.
21Così Davide arrivò da Saul ed entrò al suo servizio. Saul si affezionò sempre di più a lui e Davide diventò il suo scudiero.
22Infine Saul mandò a dire a Iesse: «Desidero che Davide rimanga al mio servizio perché ne sono completamente soddisfatto».
23Quando lo spirito maligno inviato da Dio investiva Saul, Davide prendeva la cetra e suonava. Saul ne aveva sollievo, si calmava e lo spirito cattivo si allontanava da lui.