1Oloferne ordinò ai suoi uomini di far sedere Giuditta alla sua mensa e di servirle la cena nei suoi piatti d'argento e di darle il vino che era riservato a lui.
2Ma Giuditta disse:[#10,5.]
— Non posso toccare il vostro cibo, altrimenti andrei contro la legge del mio Dio. Mangerò soltanto il cibo che ho portato con me.
3Oloferne le disse:
— Ma, quando saranno finite le tue provviste, come faremo a procurarti cibo come il tuo? Qui nel nostro accampamento non c’è nessun Israelita.
4Giuditta rispose:
— Grande Oloferne, come è certo che tu vivi, prima che io abbia consumato il cibo che ho portato con me, il Signore porterà a termine per mezzo mio il suo piano!
5Gli ufficiali di Oloferne condussero Giuditta a una tenda. Essa dormi là fin oltre mezzanotte. Prima dell'alba, al momento del cambio della guardia, Giuditta si alzò.[#Sal 119,62.147-148.]
6Mandò a dire a Oloferne: «Oloferne, da’ ordine che mi lascino uscire dall’accampamento per andare a pregare».[#Sal 63,7; Sap 16,28.]
7Oloferne ordinò alle sue guardie di lasciarla passare.
Giuditta restò nell’accampamento assiro per tre giorni. Ogni notte usciva per andare nella valle vicino a Betulia. Faceva il bagno alla sorgente, dove c’era un posto di guardia;
8poi pregava il Signore, Dio d'Israele, e gli chiedeva di guidarla nella sua impresa per portare alla vittoria il suo popolo.[#Prv 3,6.]
9Dopo quel rito di purificazione tornava nell’accampamento. Restava nella sua tenda tutto il giorno senza mangiare; prendeva cibo soltanto verso sera.[#8,6.; #12,9 il contatto con i pagani obbliga Giuditta a compiere un rito di purificazione (v. 7).]
10Il quarto giorno Oloferne organizzò un banchetto nella cerchia ristretta dei suoi servi personali; non invitò nessuno degli ufficiali dell'esercito.
11Oloferne disse a Bagoa, l’eunuco incaricato di tutti i suoi affari: «Va’ dalla donna ebrea che ti ho affidata in custodia. Convincila a venire qui a mangiare e bere in nostra compagnia.
12Sarebbe una vergogna per noi lasciare in disparte una donna come Giuditta e non avere rapporti con lei. Se non ci diamo da fare per sedurla essa ci deriderà!».[#12,12 altra traduzione possibile: ci derideranno.]
13Bagoa uscì dalla tenda di Oloferne e andò da Giuditta. Le disse:[#11,23.]
— Bella signora, non rifiutare l’invito del mio padrone. Vieni da Oloferne. Egli ti fa l’onore di invitarti alla sua presenza. Berrai e ti divertirai in nostra compagnia. Ti comporterai come una delle donne assire che vivono alla corte di Nabucodònosor.
14Giuditta rispose:
— Come potrei contrariare il mio signore? Farò senza esitare tutto quel che desidera. È una grande gioia per me: la ricorderò per tutta la vita.
15Giuditta si cambiò i vestiti e si adornò di tutti i suoi gioielli. La serva la precedette e distese per terra, di fronte a Oloferne, un manto di pecora. Glielo aveva dato Bagoa perché Giuditta vi si potesse adagiare quando prendeva cibo.[#10,4.]
16Giuditta entrò nella tenda e si distese sul tappeto. Al vederla il cuore di Oloferne si mise a battere forte. Egli fu eccitato da un fortissimo desiderio di possederla. Fin da quando l’aveva vista la prima volta aspettava l’occasione di sedurla.
17Oloferne disse a Giuditta:
— Bevi e divertiti in nostra compagnia!
18Giuditta rispose:
— Certo, mio signore! Questo è il più bel giorno della mia vita.
19Ma anche allora, alla presenza di Oloferne, Giuditta mangiò e bevve soltanto quel che le aveva preparato la serva.
20Oloferne era fuori di sé per la presenza di Giuditta e bevve più vino di quanto non aveva mai bevuto in ogni altro giorno della sua vita.