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1La sapienza protesse il primo uomo,[#Gn 3,1-13.]
il padre di tutti,
quando fu creato ed era ancora solo.
Poi lo liberò dalla sua colpa
2e gli diede la forza di dominare sull’universo.[#Sap 9,2+.]
3Un uomo ingiusto, nella sua collera, abbandonò la sapienza,[#Gn 4.]
rovinò se stesso con la sua rabbia fratricida
4e per colpa sua le acque sommersero la terra.[#Gn 6–9.]
Ma la sapienza guidò un uomo onesto
su un semplice pezzo di legno,
e così, grazie a lei, la vita riprese sulla terra.
5Quando i popoli erano tutti concordi nel male[#Gn 11,1-9. Gn 22,1-19.]
e non riuscivano più a capirsi,
la sapienza trovò un uomo giusto,
lo tenne lontano dal male e lo conservò fedele a Dio;
lo aiutò a essere più forte
della grande tenerezza che lo legava a suo figlio.
6Mentre i cattivi venivano distrutti,[#Gn 19.]
la sapienza salvò un uomo giusto,
e lo fece sfuggire al fuoco caduto sulle cinque città.
7Quella gente era malvagia
e come prova esiste ancor oggi una terra arida e bruciata
e piante che non riescono a far maturare i loro frutti.
C’è anche una colonna di sale
che si innalza a ricordare una donna senza fede.
8Sì, quegli abitanti trascurarono la sapienza
e non poterono conoscere quel che è bello e onesto,
anzi lasciarono ai posteri un monumento della loro stoltezza,
perciò i loro errori non possono essere dimenticati.
9Invece la sapienza liberò dalle sofferenze tutti quelli che la servivano.
10La sapienza guidò sulla retta strada[#10,10 Il v. 10 riassume una parte della vita di Giacobbe (vedi 27-32).]
un uomo giusto, costretto alla fuga
perché suo fratello era adirato.
Gli fece capire che Dio è re del mondo,
gli fece conoscere quel che appartiene a Dio,
nelle fatiche gli diede il successo,
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
11In mezzo a gente avida che voleva fargli violenza,
la sapienza gli restò vicino e gli diede ricchezze.
12Lo difese contro i nemici,[#Gn 32,23-32.]
lo tenne lontano dai tranelli degli avversari,
in una lotta molto dura fu dalla sua parte
ed egli imparò che è più forte di tutti chi è fedele a Dio.
13La sapienza non abbandonò un uomo giusto che era stato venduto[#10,13 la storia di Giuseppe è narrata in 37-50.]
e lo preservò dal peccato.
14La sapienza scese nella cisterna insieme a lui[#1 Mac 2,53; cfr. Gn 41,37-45.]
e quand'era in prigione non lo abbandonò.
Lo fece diventare viceré
e gli diede il potere su quanti lo avevano oppresso;
smascherò quelli che lo avevano calunniato
e a lui diede una gloria duratura.
15La sapienza liberò dagli oppressori
il popolo di Dio, che gli è fedele in tutto.
16Diede coraggio a un servo del Signore ,
che con opere portentose affrontò re terribili.
17Ai suoi fedeli diede il giusto salario delle loro fatiche,[#10,17 si allude a 12,35 dove si realizza quanto è stato detto in 3,21-22 e 11,2. — la sapienza è qui identificata alla nube che accompagnava gli Israeliti (vedi 13,21-22; 14,19-20).]
li guidò in un cammino meraviglioso:
di giorno li proteggeva,
di notte era per loro come un cielo stellato.
18Li fece passare attraverso il Mar Rosso[#Es 14,21-29.]
in mezzo ad acque abbondanti,
19ma sommerse i loro nemici
e poi, dal fondo del mare, li ributtò in alto.
20Così i giusti poterono spogliare i cattivi[#Es 12,36.]
e glorificare te, o Signore, che sei santo,
e lodarti tutti insieme perché li avevi difesi.
21La sapienza fece parlare anche i muti[#Sal 8,3+.; #10,21 Una tradizione ebraica, fondandosi su 15,1, diceva che gli Israeliti, dal più piccolo al più grande, lodarono Dio dopo aver attraversato il Mar Rosso.]
e ai più piccoli fece dire cose che tutti capiscono.