SAPIENZA 10

Terza parte

I - Da Adamo a Mosè

1La sapienza protesse il primo uomo,[#Gn 3,1-13.]

il padre di tutti,

quando fu creato ed era ancora solo.

Poi lo liberò dalla sua colpa

2e gli diede la forza di dominare sull’universo.[#Sap 9,2+.]

3Un uomo ingiusto, nella sua collera, abbandonò la sapienza,[#Gn 4.]

rovinò se stesso con la sua rabbia fratricida

4e per colpa sua le acque sommersero la terra.[#Gn 6–9.]

Ma la sapienza guidò un uomo onesto

su un semplice pezzo di legno,

e così, grazie a lei, la vita riprese sulla terra.

5Quando i popoli erano tutti concordi nel male[#Gn 11,1-9. Gn 22,1-19.]

e non riuscivano più a capirsi,

la sapienza trovò un uomo giusto,

lo tenne lontano dal male e lo conservò fedele a Dio;

lo aiutò a essere più forte

della grande tenerezza che lo legava a suo figlio.

6Mentre i cattivi venivano distrutti,[#Gn 19.]

la sapienza salvò un uomo giusto,

e lo fece sfuggire al fuoco caduto sulle cinque città.

7Quella gente era malvagia

e come prova esiste ancor oggi una terra arida e bruciata

e piante che non riescono a far maturare i loro frutti.

C’è anche una colonna di sale

che si innalza a ricordare una donna senza fede.

8Sì, quegli abitanti trascurarono la sapienza

e non poterono conoscere quel che è bello e onesto,

anzi lasciarono ai posteri un monumento della loro stoltezza,

perciò i loro errori non possono essere dimenticati.

9Invece la sapienza liberò dalle sofferenze tutti quelli che la servivano.

10La sapienza guidò sulla retta strada[#10,10 Il v. 10 riassume una parte della vita di Giacobbe (vedi 27-32).]

un uomo giusto, costretto alla fuga

perché suo fratello era adirato.

Gli fece capire che Dio è re del mondo,

gli fece conoscere quel che appartiene a Dio,

nelle fatiche gli diede il successo,

e moltiplicò i frutti del suo lavoro.

11In mezzo a gente avida che voleva fargli violenza,

la sapienza gli restò vicino e gli diede ricchezze.

12Lo difese contro i nemici,[#Gn 32,23-32.]

lo tenne lontano dai tranelli degli avversari,

in una lotta molto dura fu dalla sua parte

ed egli imparò che è più forte di tutti chi è fedele a Dio.

13La sapienza non abbandonò un uomo giusto che era stato venduto[#10,13 la storia di Giuseppe è narrata in 37-50.]

e lo preservò dal peccato.

14La sapienza scese nella cisterna insieme a lui[#1 Mac 2,53; cfr. Gn 41,37-45.]

e quand'era in prigione non lo abbandonò.

Lo fece diventare viceré

e gli diede il potere su quanti lo avevano oppresso;

smascherò quelli che lo avevano calunniato

e a lui diede una gloria duratura.

15La sapienza liberò dagli oppressori

il popolo di Dio, che gli è fedele in tutto.

16Diede coraggio a un servo del Signore ,

che con opere portentose affrontò re terribili.

17Ai suoi fedeli diede il giusto salario delle loro fatiche,[#10,17 si allude a 12,35 dove si realizza quanto è stato detto in 3,21-22 e 11,2. — la sapienza è qui identificata alla nube che accompagnava gli Israeliti (vedi 13,21-22; 14,19-20).]

li guidò in un cammino meraviglioso:

di giorno li proteggeva,

di notte era per loro come un cielo stellato.

18Li fece passare attraverso il Mar Rosso[#Es 14,21-29.]

in mezzo ad acque abbondanti,

19ma sommerse i loro nemici

e poi, dal fondo del mare, li ributtò in alto.

20Così i giusti poterono spogliare i cattivi[#Es 12,36.]

e glorificare te, o Signore, che sei santo,

e lodarti tutti insieme perché li avevi difesi.

21La sapienza fece parlare anche i muti[#Sal 8,3+.; #10,21 Una tradizione ebraica, fondandosi su 15,1, diceva che gli Israeliti, dal più piccolo al più grande, lodarono Dio dopo aver attraversato il Mar Rosso.]

e ai più piccoli fece dire cose che tutti capiscono.

“Parola del Signore - la Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”, terza edizione  © 1985, 2008, 2014 Editrice Elledici, and United Bible Societies.
Published by: United Bible Societies